L’inbound marketing è la metodologia di marketing basata su contenuti rilevanti che generano interazione, senza risultare invasivi. È il superamento del tradizionale approccio al marketing che ha contraddistinto i decenni precedenti. Infatti, a differenza del cosiddetto outbound marketing, dove la proposta era diretta, immediata, unica e impersonale, il metodo inbound ha l’obiettivo di attirare l’attenzione del cliente proponendo contenuti interessanti e utili per lui.
Il punto focale per le aziende, dunque, è farsi trovare pronte nel momento in cui nasce l’esigenza del consumatore con informazioni utili ma soprattutto di qualità. Il percorso verso la vendita finale passa per diverse tappe, guidati da un’unica stella polare: i bisogni e gli interessi del cliente finale.
SOCIAL MEDIA E INBOUND MARKETING
In Italia sono poco meno di 50 milioni gli utenti unici di internet e 35 milioni le persone che utilizzano uno o più social manager. Il tempo medio giornaliero di utilizzo di internet è di 6 ore, mentre sui social spendiamo circa 2 ore al giorno (fonte DataReportal).
È facilmente intuibile, dunque, come sia impossibile escludere i social media da qualunque strategia di marketing aziendale.
I social network come Facebook, Instagram, Youtube, Twitter, Linkedin e TikTok o le app di messaggistica istantanea sono leve fondamentali per entrare in contatto con il nostro pubblico di riferimento.
Certo, com’è fondamentale conoscere perfettamente bisogni e preferenze del consumatore ideale, diventa cruciale comprendere esattamente caratteristiche, dinamiche, differenze e tipologia di utenti di ciascun social network. È un lavoro preliminare di un’importanza apicale per poter imbastire una strategia di marketing vincente in questo campo.
L’utilizzo corretto delle piattaforme social consente alle aziende di consolidare il proprio brand, creare nuovi lead, portare traffico qualificato sulle proprie pagine ufficiali, aumentare le conversioni e, di conseguenza, il proprio giro d’affari.